Saranno destinati alla costruzione del nuovo ospedale di Amatrice i 125.000 euro raccolti con la straordinaria giornata di solidarietà del 10 settembre all’interno dei supermercati A&O, Famila ed Emisfero. È stata questa la scelta dei clienti di Unicomm, interpellati online dall’azienda tramite la pagina Facebook. L’azienda della grande distribuzione, con sede a Dueville, aveva infatti annunciato che avrebbe fatto scegliere ai propri clienti tramite una votazione online come investire la cifra raccolta in favore della città laziale distrutta dal terremoto. Un’indicazione quasi unanime, che molti hanno motivato con l’idea che il primo obiettivo della ricostruzione debba essere quello di garantire ai cittadini delle aree colpite dalla tragedia la possibilità di tornare ad avere i servizi pubblici fondamentali.

Il Gruppo Unicomm, titolare di più di 450 supermercati ad insegna Emisfero, Famila, A&O, Emi, C+C Cash&Carry e Mega, aveva infatti promesso di versare un euro per ogni spesa effettuata all’interno dei suoi supermercati nella data di sabato 10 settembre. Sono state ben 98.000 le persone che hanno risposto all’appello lanciato dai titolari dell’azienda, i fratelli Marcello e Mario Cestaro: la proprietà aveva poi deciso di aumentare il contributo destinato alla ricostruzione di Amatrice da 98.000 a 125.000 euro.

Per tenere fede a questo impegno, nei giorni scorsi Paolo Cestaro, consigliere d’amministrazione di Unicomm, e Giancarlo Paola, direttore commerciale, si sono recati presso le zone colpite dal terremoto per consegnare un assegno da 125.000 euro al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Proprio l’amministrazione comunale aveva indicato il nuovo ospedale tra le opere prioritarie: sul sito del Comune di Amatrice sono presenti le schede tecniche riguardanti gli interventi di ricostruzione più urgenti. Nello specifico, l’importo per l’edificazione del nuovo ospedale è stimata attorno ai 4 milioni di euro.

“Ci siamo voluti recare di persona ad Amatrice per renderci conto da vicino di quale sia la situazione a quasi tre mesi dal sisma – dichiara Paolo Cestaro – Il nostro vuole essere un gesto di vicinanza reale nei confronti dei comuni e delle popolazioni che hanno subito questa tragedia. Nelle regioni colpite dal terremoto abbiamo non solo punti vendita, ma anche tanti amici e collaboratori: per noi dare una mano era un dovere morale e siamo contenti che il nostro contributo vada ad aiutare la costruzione del nuovo ospedale”.

“Questa iniziativa è per noi solamente un primo passo – aggiunge Giancarlo Paola – Oggi oltre a condividere il sorriso e la gratitudine di Amatrice, ci prendiamo un nuovo impegno: organizzare a breve nuove iniziative di solidarietà a sostegno dei comuni umbri duramente colpiti dalle scosse del 31 ottobre. Siamo un gruppo presente in sette regioni italiane ma profondamente legato al territorio: vogliamo dare un segnale tangibile per aiutare a ricostruire il patrimonio distrutto dal terremoto”.