I clienti più fedeli ricevono sconti dedicati mentre la Mdd prosegue la sua avanzata. L’obiettivo per il 2023 è tutelare i volumi a parità di rete.

 

Giancarlo Paola          Dir commerciale Unicomm e Ad Gmf

La costanza viene sempre premiata. Il vecchio adagio popolare è attuale più che mai in Gruppo Unicomm. In mesi difficili in cui l’inflazione è stata assoluta protagonista, l’associato di Selex Gruppo Commerciale ha deciso di gratificare i suoi clienti più affezionati e di puntare sulla Mdd come strumenti di fidelizzazione. “Nell’ultimo periodo – fa sapere Giancarlo Paola, Direttore commerciale Gruppo Unicomm e Ad GMf – abbiamo registrato un aumento della frequenza di acquisto e una sostanziale crescita dei nostri prodotti a marchio, anche quelli di fascia premium e delle linee speciali. L’incidenza sul fatturato varia in base al format del punto vendita e al territorio in cui è locato, ma in alcune aree possiamo dire che la Pl raggiunge il 28% di quota a volume. Come Selex stiamo procedendo sull’aggiornamento delle linee dei nostri prodotti e sull’introduzione di packaging sostenibili. Abbiamo intensificato la comunicazione e aumentato la presenza di referenze all’interno delle gamme specialistiche che performano molto bene a conferma che, anche nei momenti di crisi economica, una parte di consumatori non rinuncia, almeno a tavola, a prodotti di qualità. Considerando il contesto economico attuale e consapevoli delle difficoltà economiche che stanno interessando i clienti meno abbienti, abbiamo deciso di rispondere alla crescente domanda di convenienza bloccando il prezzo di un paniere di 500 prodotti Private label. Abbiamo inoltre intensificato le azioni di Crm premiano con sconti dedicati i clienti più fedeli e rivisto i contenuti di alcune attività promozionali”.

I VOLUMI FAN

NO LA DIFFERENZA

Negli ultimi 30 mesi Gruppo Unicomm ha inaugurato 18 nuovi punti vendita nelle diverse regioni in cui opera, dando un contributo importante anche dal punto di vista lavorativo, grazie all’assunzione di circa 1.000 nuovi collaboratori. Per il 2023 ha in programma sei nuove aperture e 12 ristrutturazioni. “Guardando nel dettaglio i numeri dell’ultimo anno, chiuderemo il 2022 con un fatturato di 2.7 miliardi di euro, in crescita del +13 per cento. A parità di rete, invece, il trend è del +9,6% – illustra Paola-. Poiché i rincari negli ultimi mesi sono stati davvero consistenti, a mio parere, bisogna guardare con attenzione i volumi per capire il reale andamento delle performance. Ecco perchè gli obiettivi di fatturato 2023 saranno strettamente legati alle evoluzioni dell’inflazione, che almeno nei primi sei mesi dell’anno sarà ancora importante. Puntiamo a non perdere volumi a parità di struttura, fiduciosi dei risultati ottenuti nel 2022, che ci ha visti in crescita raffrontando i trend sullo stesso numero di negozi”. Per il Gruppo nel 2023 continuerà a giocare un ruolo chiave l’e-commerce, che sta regalando risultati soddisfacenti, seppur diversi da regione a regione: “Nell’online i nostri trend sono superiori rispetto alla media del mercato – informa Paola -. Abbiamo esteso il servizio in più province: in alcuni territori l’incremento è maggiore, in altri meno. Il nostro obiettivo è coprire le aree in cui il servizio può attecchire di più, dal momento che in Italia ci sono territori in cui l’e-commerce supera il 10% delle vendite della Gdo e altre in cui non raggiunge il 2 per cento. Dovremo essere selettivi per non s

precare risorse”. 

REALE SUCCESSO PER I DISCOUNT?

Secondo Paola, nel 2022 gli aumenti di listino dell’industria e le difficoltà a portare velocemente gli aumenti a scaffale hanno eroso la marginalità della Gdo. “Noi ci aspettiamo che al calo dei costi di alcune materie prime corrispondano anche delle diminuzioni dei prezzi a listino, come conseguenza anche della prevista stabilizzazione delle tariffe per luce e gas. Il rischio di avere, a fronte di ulteriori aumenti dei prezzi di vendita, un significativo calo dei consumi è alto e non gioverebbe a nessuno. La conseguenza di queste modifiche di listino da parte dei fornitori, spesso diverse anche all’interno della stessa categoria merceologica, ha rivoluzionato in alcuni casi la scala prezzo e alcuni prodotti non svolgono più il ruolo per il quale vengono trattati. Logica conseguenza è che nella fase di revisione della categoria alcuni usciranno dagli assortimenti”.

Il Direttore commerciale conclude con una riflessione sul ruolo del discount, che nell’ultimo anno hanno particolarmente brillato per aumento vendite a valore, influenzate da un’i

nflazione più alta rispetto agli altri format della Gdo: “Sicuramente il discount è il canale che negli ultimi anni hanno sviluppato maggiormente la rete vendita – riflette Paola -, grazie anche all’arrivo di nuovi player e al fatto che in molte aree urbane questi format rappresentino la nuova prossimità. La crisi economica e la necessità di risparmio delle famiglie meno benestanti favoriscono il sell out di questi format, ma dobbiamo ricordarci che rispetto al 2015 gli abitanti per punto vendita sono scese di oltre 600 unità. Per questo, penso che calzi a pennello un antico detto: ‘sparti ricchezza diventa povertà'”.

 

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