I centri Emisfero e Famila di Bassano del Grappa hanno raccolto nel 2019 quasi 20 tonnellate di eccedenze alimentari che sono state trasformate in risorse di solidarietà per la popolazione locale in difficoltà.
I supermercati Emisfero e Famila di Bassano del Grappa hanno donato complessivamente durante lo scorso anno quasi 20 tonnellate di beni invenduti, per un valore di acquisto di oltre 43 mila euro, che sono stati recuperati e distribuiti alle persone meno abbienti del territorio bassanese.
Le eccedenze alimentari raccolte nell’arco del 2019 sono costituite per entrambi i punti vendita principalmente da prodotti ortofrutticoli: complessivamente sono stati recuperati 6851 kg di frutta e verdura, di cui 2399 kg dal Famila e 4452 kg dall’Emisfero. Seguono per quantità, per il reparto food, i beni di drogheria alimentare (in special modo pasta, prodotti da forno e cereali, conserve vegetali e di frutta, latticini UHT e assimilabili) ed i freschi (yogurt, formaggi, salumi); mentre per il non food vengono redistribuiti in prevalenza beni per la cura della persona e della casa nonché prodotti pet care.
Dunque, quello che potenzialmente poteva tradursi in spreco, si è invece trasformato in risorsa per la comunità locale nell’ottica della solidarietà e di un consumo responsabile.
L’esempio virtuoso di sostenibilità dei due punti vendita bassanesi rappresenta solo una piccola parte del più esteso progetto di raccolta delle eccedenze alimentari promosso dal Gruppo Unicomm, a cui fanno capo i brand Famila ed Emisfero. L’azienda vicentina, da sempre sensibile alla tematica ambientale e attenta ai bisogni del territorio, si impegna localmente per combattere il problema globale dello spreco alimentare, raccogliendo l’invenduto dei propri punti vendita e donandolo ad onlus che si incaricano di consegnarlo alle persone più bisognose.
L’entità del progetto viene confermata dai numeri che crescono di anno in anno: ad oggi si contano oltre 60 negozi di proprietà Unicomm sparsi fra Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, con brand A&O, Famila, Emisfero e Cash and Carry, che aderiscono all’iniziativa e che, solo nel 2019, hanno raccolto complessivamente quasi 250 tonnellate di beni non più commercializzabili.
L’iniziativa, avviata nel 2013, con tre anni di anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa nazionale in materia di cessione gratuita delle eccedenze alimentari alle onlus (c.d. Legge Gadda), funziona grazie alla catena di solidarietà costituita dal soggetto donatore, Unicomm, dalla cooperativa sociale che raccoglie i prodotti e dalle diverse associazioni locali che li consegnano direttamente ai beneficiari identificati dai servizi sociali dei comuni.
Nel caso specifico, la gestione della raccolta delle eccedenze dei due punti vendita bassanesi, rientra nel grande progetto dell’“Emporio Solidale Diffuso”, finanziato ed autorizzato dalla regione Veneto e gestito dai volontari dell’associazione “Basta Sprechi” e dalla cooperativa sociale Verlata Lavoro di Villaverla che mette a disposizione i mezzi per il trasporto.
Nella distribuzione diretta dei prodotti alimentari recuperati dal Famila di Bassano, fondamentale è il ruolo svolto dalla Mensa di Solidarietà di San Giacomo promossa e gestita dalla parrocchia di San Giacomo di Romano d’Ezzelino, dalla Caritas e dal Gruppo Noi. I volontari della Mensa ogni giorno si occupano di servire il cibo offerto dal supermercato bassanese, oltre a quello di altra derivazione, a più di 70 persone in difficoltà che possono consumare il pasto sul posto oppure portarlo a casa. La Mensa, inoltre, mette a disposizione il servizio di consegna a domicilio per quelle persone che si trovano impossibilitate a muoversi dalla propria abitazione. L’ente benefico, attivo dal 2 maggio 2016, ha comunicato lo scorso anno di aver raggiunto il traguardo importante degli oltre 75mila pasti serviti dall’avvio del servizio.