Da Il Giornale di Vicenza di mercoledì 9 Febbraio 

 

Oltre quattro tonnellate di plastica già riciclata e un numero di compattatori in crescita costante. È partita a novembre con le prime due installazioni e sta diventando un’abitudine per tanti vicentini l’iniziativa del gruppo Unicomm “Le bottiglie tornano bottiglie”, portata avanti in collaborazione con Coripet, consorzio volontario per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in pet (Polietilentereftalato) utilizzate a scopi alimentati. Il funzionamento è molto semplice: basta scaricare l’app di Coripet, registrarla, avvicinarla al compattatore presente all’esterno del supermercato e inserire le bottiglie di plastica da riciclare nell’apposito spazio. La macchina analizzerà il codice a barre e deciderà se accettarla o meno. Ogni bottiglia conferita dà diritto a un punto che potrà essere utilizzato per ottenere sconti o al supermercato, collegando la propria carta fedeltà, o dai partner di Coripet.

È un’attività che in alcuni paesi è un’abitudine da molto tempo, ma che in Italia è decisamente recente. «Da diversi anni stavamo rincorrendo questa iniziativa – spiega Silvia Faustini, responsabile del comparto ambientale dell’ufficio Qualità ambiente e sicurezza di Unicomm – e diverse società ci avevano proposto i propri ecocompattatori, ma ogni volta c’era il problema che non avevano l’autorizzazione alla raccolta dei rifiuti urbani. L’anno scorso abbiamo avuto contatti con Coripet, consorzio autorizzato, e a novembre abbiamo inaugurato due macchine: una all’Emisfero di Zanè e una a quello delle Cattane a Vicenza, oltre a uno a Perugia. Venerdì ne inaugureremo uno al Famila di Monselice e il 25 febbraio a quello di Creazzo».

Da novembre a gennaio, del resto, i risultati sono stati ottimi e in continua crescita: 31 mila bottiglie in 2.034 conferimenti, con una media di 15/18 bottiglie a conferimento che, considerando 12 grammi di plastica a bottiglia si traducono in circa 420 chili di plastica avviati al riciclo. «Attualmente la media è di 7-8 mila bottiglie conferite al mese – sottolinea Pietro Ferrato, dirigente dell’area Qsa – e da novembre è stato un crescendo, segno che le persone si stanno abituando a portare le bottiglie di plastica. Credo che, ancor più che dalla prospettiva degli sconti sulla spesa, siano mosse dal senso civico. Anche la nostra società è stata spinta soprattutto da un orientamento sempre maggiore all’economia circolare nel quale questa iniziativa rientra perfettamente».

Le bottiglie, infatti, che per essere accettate devono essere esclusivamente in pet e ad uso alimentare (non fustini dei detersivi o altri tipi di plastica quindi) vengono ritirate e portate a aziende specializzate che le trasformano in altre bottiglie, sempre per l’utilizzo nell’alimentare. Dalle bottiglie usate, quindi, ne nascono delle altre da reimmettere sul mercato. «A Vicenza siamo stati i primi a introdurre questo sistema e siamo stati tra i primi in Veneto a dialogare con Coripet e installare le macchine – chiude Ferrato – Questa attività chiaramente comporta un investimento sia economico che di energie, me siamo molto contenti della risposta e continueremo ad aumentare il numero di compattatori, sia qui che in Umbria, dove si stanno già attivando».
Maria Elena Bonacini

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